La mostra ha offerto l’occasione di osservare la produzione artistica contemporanea in Italia, il suo rapporto con la città e le modalità di percezione/visione del nostro patrimonio urbano.
L’evento, inserito nell’ambito del progetto nazionale ’Paesaggi sensibili’, ha raccolto opere di artisti di fama nazionale secondo un percorso trasversale che annovera autori appartenenti a generazioni differenti: da quelle nate nella prima metà del Novecento, tra gli anni Trenta e Quaranta, con Tullio Pericoli, Tonino Caputo, Giorgio Maria Griffa, Uccio Biondi, Diego Saiani, Gioxe De Micheli, a quella immediatamente successiva degli anni Cinquanta-Sessanta con Giovanni La Cognata, Enrico Cazzaniga, Giovanni Frangi, Andrea Giovannini, Luca Matti, Giuseppe Modica, Rita Pedullà, Marco Sciame, sino alle giovani e promettenti leve dell’arte italiana nate tra gli anni Settanta e Ottanta, con Massimiliano Alioto, Alessandro Busci, Mimmo Centonze, Paolo Cervino, Domenico Dell’Osso, Antonio Fiorini, Matteo Mezzetta, Nicola Nannini, Marco Tamburro, Cristiano Tassinari.
Al gruppo si è affiancato un novero di artisti di origine straniera costantemente attivi sulla scena italiana, quali l’inglese Julia Binfield, lo statunitense Jonathan Janson, i serbi Ana Kapor e Vladimir Pajevic, l’albanese Alfred Milot Mirashi e lo spagnolo Carlos Puente. E un taglio generazionale è stato proposto anche nel campo, sia pur ristretto, della scultura con Pietro Guida, veterano del gruppo: classe 1921, Paolo Delle Monache (1969) e Francesco Mazzotta (1975).
L’evento è stato realizzato in collaborazione con Italia Nostra, Associazione per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione, Italia Nostra, sezione Matera e il patrocinio del Comune di Matera, della Camera di Commercio di Matera, della Provincia di Matera, del TASC Territorio Arti Visive e Storia dell’arte contemporanea e della Facoltà dei Beni Culturali, Università del Salento