La mostra, ha presentato per la prima volta in uno spazio pubblico, le testimonianze giovanili del maestro del décollage che si forma nel clima romano reinterpretando, con assoluta libertà, la lezione dell’astrattismo-geometrico.
Con sessanta opere su carta, in parte inedite, del periodo compreso tra il 1946 al 1950 contrappuntate da alcuni retro d’affiche e décollage del periodo successivo, ha rappresentato un’occasione importante per analizzare la produzione germinale dell’artista che nel 1953 ha imposto il décollage, il celebre strappo che rappresenta una vera e propria lacerazione del sistema formale aprendo nuovi varchi alla percezione e alla relazione tra arte e vita.
La mostra è stata curata da Alberto Fiz, in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella, coordinata da Piero Mascitti e dalla direttrice della Pinacoteca Provinciale Clara Gelao, e promossa dalla Provinvcia di Bari, dalla Fondazione Mimmo Rotella di Milano e con il contributo della Presidenza del Consiglio Provinciale.