Nacque il 26 luglio 1893 a Berlino.
Dopo esperienze di disegno in modi raffinati di elementi figurativi popolari 1913/14,sono gli eventi bellici della 1° guerra mondiale a forgiare l’espressività di Grosz, anche se la sua permanenza in guerra è breve e si conclude nel maggio 1915,quando viene congedato per malattia. Il breve periodo bellico è sufficiente tuttavia a fargli cogliere l’orrore della carneficina che si sta consumando sui campi di battaglia in tutta Europa.
Grosz aderisce al movimento dadaista,che era stato introdotto a Berlino da Zurigo nel 1918, prima di obiettivi stettamente politici il Dada si proponeva la dissacrazione dei valori borghesia della sua estetica accademica in arte e del suo conformismo . Nel 1920 Grosz, Hausmann e Heartfeld organizzano nella galleria di Otto Burchard a Berlino la prima mostra dada .
Grosz con Heartfel appende al soffitto la raffigurazione satirica di un pupazzo con sembianze di soldato tedesco con la testa di maiale, fatto che causerà la reazione indignata delle istituizioni che giudicano tale gesto come oltraggio all’ onore del Reich, saranno denunciati e condannati a pagare un’ammenda.
Grosz fonda le riviste politico satiriche "Die Pleite " e "Der blutige Ernst "tutte in ambito dadaista e ne cura personalmente le illustrazioni.
Oltre a Grosz operano sul filone del "verismo sociale" anche artisti come Max Beckmann, Otto Dix, Otto Griebel, l’associazione degli artisti rivoluzionari tedeschi "la Asso" legata al partito comunista creata nel 1928 cerca di spingere il verismo sociale ancor più in una direzione politica e rivoluzionaria , ma nonostante il successo iniziale nel 33 l’insediamento di Hitler al potere la pone fuori legge, e molti dei suoi membri sono costretti a fuggire o finiscono perseguitati .
Grosz vive a pieno le tensioni del suo tempo e le interpreta con discontinuità dopo il periodo militante in favore della lotta di classe alterna tra il il 26 e il 28 una produzione di paesaggi e nature morte comuni definite da lui commerciali, ma dopo il 33 pur nel ripensamento critico della sua opera satirica e allineata al movimento socialista, riprende una produzione su temi antifascisti.
Dopo la guerra recupera alcune forme espressive del movimento "dada "e con i collages si avvicinerà alla pop art .